table of contents
- buster 1.8.2.3
- testing 2.2.4
- unstable 2.2.4
- experimental 2.3.7
APT-KEY(8) | APT | APT-KEY(8) |
NOME¶
apt-key - strumento APT per la gestione delle chiaviSINOSSI¶
apt-key [--keyring nomefile] {add nomefile | del IDchiave | export IDchiave | exportall | list | finger | adv | update | net-update | {-v | --version} | {-h | --help}}
DESCRIZIONE¶
apt-key viene usato per gestire l'elenco delle chiavi usate da apt per autenticare i pacchetti. I pacchetti che sono stati autenticati usando queste chiavi verranno considerati fidati.Notare che si desidera usare apt-key è necessaria l'installazione aggiuntiva della suite GNU Privacy Guard (pacchettizzata in gnupg). Espressamente per questo motivo l'uso programmatico (specialmente in script del manutentore per i pacchetti!) è fortemente sconsigliato. Inoltre il formato di output di tutti i comandi non è definito e può cambiare, e lo fa, ogni volta che cambiano i comandi sottostanti. apt-key cerca di rilevare questi usi e genera in questi casi avvertimenti sullo stderr.
FILE DI PORTACHIAVI GESTITI¶
apt-key gestisce nei file con l'estensione «gpg» solamente il formato binario OpenPGP (noto anche come «GPG key public ring»), non il formato di database keybox introdotto come file di portachiavi predefinito nelle versioni più nuove di gpg(1). I file di portachiavi binari pensati per essere usati con qualsiasi versione di apt dovrebbero perciò sempre essere creati con gpg --export.In alternativa, se tutti i sistemi che devono usare il portachiavi creato hanno una installata versione di apt almeno >= 1.4, si può utilizzare invece il formato armored ASCII con l'estensione «asc» che può essere creato con gpg --armor --export.
COMANDI¶
add nomefileÈ di importanza critica verificare che le chiavi aggiunte manualmente usando apt-key appartengano al proprietario del repository per cui dichiarano di essere, altrimenti l'infrastruttura apt-secure(8) viene completamente minata alla base.
Nota bene: invece di usare questo comando un portachiavi dovrebbe essere messo direttamente nella directory /etc/apt/trusted.gpg.d/ con un nome descrittivo e con «gpg» o «asc» come estensione di file.
del IDchiave
export IDchiave
exportall
list, finger
adv
update (deprecato)
Notare che una distribuzione non ha più bisogno di usare questo comando, e di fatto non dovrebbe farlo, e invece fornisce file portachiavi direttamente nella directory /etc/apt/trusted.gpg.d/, dato che questo evita una dipendenza da gnupg ed è più facile, sia per i manutentori sia per gli utenti, gestire chiavi semplicemente aggiungendo e rimuovendo file.
net-update
OPZIONI¶
Notare che le opzioni devono essere definite prima dei comandi descritti nella sezione precedente.--keyring nomefile
FILE¶
/etc/apt/trusted.gpg/etc/apt/trusted.gpg.d/
VEDERE ANCHE¶
apt-get(8), apt-secure(8)BUG¶
Pagina dei bug di APT[1]. Se si desidera segnalare un bug in APT, vedere /usr/share/doc/debian/bug-reporting.txt o il comando reportbug(1).AUTORE¶
APT è stato scritto dal Team APT <apt@packages.debian.org>.TRADUZIONE¶
Traduzione in italiano a cura del Team italiano di localizzazione di Debian <debian-l10n-italian@lists.debian.org>. In particolare hanno contribuito Eugenia Franzoni (2000), Hugh Hartmann (2000-2012), Gabriele Stilli (2012), Beatrice Torracca (2012, 2014, 2015).Notare che questa versione tradotta del documento può contenere parti non tradotte. Ciò è voluto, per evitare di perdere contenuti quando la traduzione non è aggiornata rispetto all'originale.
AUTORI¶
Jason GunthorpeTeam APT
NOTE¶
- 1.
- Pagina dei bug di APT
22 novembre 2016 | APT 1.8.2.1 |