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HD(4) Manuale del programmatore di Linux HD(4)

NOME

hd - MFM/IDE hard disk devices

DESCRIZIONE

I dispositivi hd* sono file speciali a blocchi per l'accesso ai drive dei dischi fissi MFM/IDE in modo «raw». Il primo disco (master) sul primo controller IDE (numero primario 3) è hda; il secondo disco (slave) è hdb. Il primo disco del secondo controller (numero primario 22) è hdc e il secondo disco è hdd.

I nomi generali per i dispositivi IDE hanno la forma hdX, o hdXP, dove X è una lettera indicante il disco fisico e P è un numero indicante la partizione su quel disco fisico. La prima forma, hdX, viene usata per indirizzare l'intero disco. I numeri di partizione vengono assegnati nell'ordine in cui le partizioni vengono scoperte, e solo quelle non vuote e non estese ottengono un numero. D'altra parte, i numeri di partizione da 1 a 4 vengono assegnati alle quattro partizioni descritte nel MBR (le partizioni «primarie»), sia che siano primarie sia che siano estese. Perciò, la prima partizione logica sarà hdX5. Sia il partizionamento di tipo DOS sia le «disklabel» di BSD sono supportate. Si possono avere fino a 63 partizioni in un disco IDE.

Per esempio, /dev/hda si riferisce all'intero primo disco IDE del sistema, e /dev/hdb3 si riferisce alla terza partizione «primaria» sul secondo disco.

I file speciali sono creati tipicamente con:


mknod -m 660 /dev/hda b 3 0
mknod -m 660 /dev/hda1 b 3 1
mknod -m 660 /dev/hda2 b 3 2
...
mknod -m 660 /dev/hda8 b 3 8
mknod -m 660 /dev/hdb b 3 64
mknod -m 660 /dev/hdb1 b 3 65
mknod -m 660 /dev/hdb2 b 3 66
...
mknod -m 660 /dev/hdb8 b 3 72
chown root:disk /dev/hd*

FILE

/dev/hd*

VEDERE ANCHE

chown(1), mknod(1), sd(4), mount(8)

COLOPHON

Questa pagina fa parte del rilascio 5.13 del progetto Linux man-pages. Una descrizione del progetto, le istruzioni per la segnalazione degli errori, e l'ultima versione di questa pagina si trovano su https://www.kernel.org/doc/man-pages/.

TRADUZIONE

La traduzione italiana di questa pagina di manuale è stata creata da Alessandro Rubini <rubini@linux.it>, Giulio Daprelà <giulio@pluto.it> e Marco Curreli <marcocurreli@tiscali.it>

Questa traduzione è documentazione libera; leggere la GNU General Public License Versione 3 o successiva per le condizioni di copyright. Non ci assumiamo alcuna responsabilità.

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15 settembre 2017 Linux